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Quali Sono gli Step per Fondare la tua Start Up

Quando crei una tua Start Up ci sono vari step che devi per forza compiere durante il percorso. Sfortunatamente non sono sufficienti passione, dedizione ed un’idea chiara: un requisito fondamentale è il capitale, necessario per far sì che l’idea diventi un progetto reale

Fa parte della famosa triade Team – Idea – Capitale, l’ABC per portare a termine l’idea vincente.

Primo Step: investi del capitale, o chiedi ad amici/parenti

Il bootstrapping indica l’autofinanziamento mediante capitali propri, solitamente i risparmi dei founders della startup. Questo è solitamente il primo innesto di denaro.

Un altro modo è quello di chiedere supporto a parenti/amici. L’idea di chiedere fondi a persone care non piace ad alcuni imprenditori, ma molti dei migliori magnati del mondo ammettono prontamente di prendere in prestito dalla loro rete sociale all’inizio della loro carriera. L’apporto di capitale da parte di parenti e amici è una prima validazione dell’idea e permette all’imprenditore di fare un pezzetto di strada.

Nel nostro caso, abbiamo iniziato con una modesta somma di capitale di noi fondatori, con l’aggiunta del supporto di Stefano, la prima persona esterna a credere nel progetto.

Questo ci ha permesso di validare l’idea con qualcuno diverso da noi fondatori e soprattutto ci ha permesso di compiere i primi passi:

  • mettere in piedi delle strutture di marketing per mostrare il progetto;
  • fare i primi prototipi andando così avanti con la validazione dell’idea.

Secondo Step: crowdfunding

Il crowdfunding è uno dei modi preferiti dell’economia digitale, e probabilmente il modo più veloce per ottenere finanziamenti per un nuovo business. Non c’è nemmeno bisogno di essere molto esperti di tecnologia per lanciare una campagna di crowdfunding. Se tutto va secondo i piani, avrai un capitale che non dovrai restituire. Come beneficio collaterale, il crowdfunding è una forma elegante di pubblicità, un modo per stimolare l’interesse del pubblico per la tua azienda prima ancora del suo debutto. La difficoltà, inutile dirlo, sta nel far sentire la propria voce nel vasto panorama del crowdfunding.

Nel nostro caso il primo passaggio è stato propedeutico al secondo.

In questo step l’obiettivo è quello di capire se l’idea è effettivamente vincente, che non piaccia solo a parenti e amici e ai fondatori stessi ma piaccia anche a potenziali clienti. Questo permette di non sprecare tempo e, soprattutto, di ottimizzare il prodotto e di parlare direttamente con quello che sarà il futuro cliente.

Noi della Linky abbiamo scelto Indiegogo per raccogliere i primi capitali, ma esistono anche altre piattaforme come kickstarter e Eppela.

Una volta che l’idea è stata finanziata, ci hanno creduto persone esterne e ha ricevuto dei pre-ordini, devi completare l’idea e metterla nel marcato.

Come? Probabilmente serviranno altri fondi.

Consiglio #1:

Questo è stato il mio mantra per un lungo periodo, e lo è ancora. È scritto sulla prima pagina del mio diario della gratitudine (ebbene si, ne ho uno) ed è scritto su un post-it giallo che ho attaccato allo specchio del bagno. Mi fa superare i giorni difficili, e mi rende 10 volte più riconoscente dei giorni buoni.

Terzo Step: Business Angels

Gli investimenti in gioco per produrre progetti sono piuttosto onerosi, e nella maggior parte dei casi i fondi raccolti con i pre-ordini non bastano. A questo punto lo step da compiere è quello di mettersi alla ricerca di investitori professionali, i famosi Business Angels, persone che si dedicano a questa attività per professione o per diletto, credono in progetti nella loro fase preliminare, quando l’idea non è ancora matura abbastanza per fondi di  venture capitalist, i quali necessitano delle metriche di validazione e controllo dell’idea che al momento la start up non può fornire, perché ovviamente non sta ancora fatturando, e il suo prodotto non è ancora nel mercato.

Come si trovano i Business Angels? Occorre fare faccia tosta ed andare nei posti in cui circolano capitali, dove ci sono più probabilità di incontrare questo genere di personalità.

Consiglio #2:

Se dovessi dire che c’è una convinzione che devi assolutamente avere come imprenditore e fondatore di una startup, è quella di essere in grado di credere nel potere del rifiuto. Nel corso della vostra attività vi presenterete per un sacco di sfide che non vincerete. Spesso, vi capiterà di essere rifiutati, vi verrà detto che non siete abbastanza bravi, che il vostro prezzo non è abbastanza basso, che non potete consegnare abbastanza velocemente o che non avete abbastanza esperienza. Se credi che ognuna di queste ragioni renda la tua startup più forte e ti dia la possibilità di migliorare, avrai molto successo. Più sai affrontare il rifiuto, più possibilità avrai di scoprire opportunità che altre startup nella tua nicchia non hanno visto.

Per noi la culla delle opportunità è stata Milano. Abbiamo partecipato a delle business plan competition, a molti pitch dove potevamo parlare di noi.

In questa fase più che mai occorre mettersi in gioco, mostrarsi, preparare un deck, allenarsi a parlare di fronte alla gente. Proprio in questo periodo, trovammo Rancilio Cube e Italian Retail, i primi due veri e propri investitori della Linky Innovation.

Fu così che abbiamo iniziato a far parlare di noi.

Consiglio #3

Per attirare l’attenzione di un investitore, assicurati che il tuo prodotto risolva un problema reale. Troppi imprenditori cercano semplicemente di reinventare la ruota, quindi evitate di essere uno di loro.

Come ha detto Jeff Hammerbacher, fondatore e capo scienziato di Cloudera, ‘Le migliori menti della mia generazione stanno pensando a come far cliccare le pubblicità”.

Come dice il vecchio proverbio: La fortuna favorisce gli audaci.

Fate qualcosa di meraviglioso. Ne siete capaci.

CONCLUSIONE

Per ogni “basso” ci sarà un “alto” in arrivo.

Ricordate, il vostro viaggio di startup è una montagna russa quindi per ogni “basso” ci sarà un “alto” proprio dietro l’angolo.

Naturalmente, non si sa mai quando gli “alti” arriveranno – ma bisogna avere fiducia, arriveranno.

La prossima volta che stai vivendo uno degli inevitabili bassi del tuo viaggio in startup, ricorda che tutto può cambiare in un batter d’occhio.

Buona fortuna.

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